Conoscere il sistema anti fake news applicato in Finlandia è stato l’obiettivo principale del progetto formativo a cui la Fondazione dell’Ordine dei giornalisti della Toscana ha partecipato.

Prima esperienza con una settimana di incontri, corsi e laboratori a Helsinki insieme con i giornalisti dell’Ordine della Liguria che ha organizzato il progetto.

L’esperienza verrà restituita ai giornalisti toscani nei prossimi mesi durante incontri sul territorio con eventi per la formazione continua, inoltre potrà essere diffusa fra gli studenti e anche alle organizzazioni di vari settori interessate ad approfondire la conoscenza di modalità e strumenti contro le notizie false.

L’educazione mediatica che il sistema finlandese sostiene e diffonde a più livelli, dai bambini agli adulti, è un principio fondante della strategia contro la disinformazione che ha portato il paese scandinavo tra i più virtuosi d’Europa.

Il gruppo di diciotto giornalisti ha rispettato il programma fitto di appuntamenti.

Durante l’incontro al ministero della cultura finlandese sono stati illustrati obiettivi e ambiti d’azione in fatto di alfabetizzazione mediatica. Sono seguiti diversi appuntamenti per approfondire le modalità d’azione con cui s’incentiva la sensibilizzazione al problema delle fake news: agenzie governative, televisioni, università e organizzazioni di giornalisti.

Oltre alla visita al Museo Merkki di Helsinki che è un luogo in cui si fondono più elementi di cultura dell’informazione, dagli audiovisivi, ai meme fino all’archivio storico del Helsingin Sanomat, il più importante quotidiano
finlandese, il gruppo di giornalisti ha visitato una scuola superiore e partecipato a laboratori di fact checking nella Oodi, la moderna biblioteca considerata tra le più belle d’Europa.

Molto soddisfatto Giampaolo Marchini, presidente dell’Ordine dei giornalisti toscani e della Fondazione Odg Toscana.

“L’esperienza a Helsinki – dice Marchini – è servita anche a sperimentare sul campo alcune attività formative Erasmus. Dopo aver ottenuto l’accreditamento della Fondazione al programma europeo, abbiamo
intenzione di programmare l’attività dei prossimi mesi che darà ai nostri iscritti opportunità formative di notevole valore. Quello dei programmi Erasmus è uno dei terreni su cui continuiamo a concentrarci”.

“L’attenzione verso le fake news e la necessità di una maggiore consapevolezza della disinformazione, purtroppo dilagante anche in Italia, sono due concetti chiave che porto indietro dall’esperienza a Helsinki – dice Silvia Volpi, vicepresidente della Fondazione Odg Toscana – Conoscere direttamente strategie e modalità che all’estero stanno dando buoni risultati in termini di alfabetizzazione mediatica è un valore da riportare anche in Toscana. Altri progetti sono allo studio e contiamo presto di poterli diffondere”.

“Questo è l’ottavo gruppo di giornalisti liguri che parte per formarsi all’estero, grazie a una serie di bandi Erasmus+ vinti dal 2020 ad oggi – spiega Stefania Berretta, coordinatrice dei progetti Erasmus per l’Odg Liguria -. Siamo soddisfatti che altri Ordini regionali sperimentino questa esperienza, serve anche a colmare carenza di docenti in alcune zone”.

Tra i toscani, ha partecipato al viaggio anche il giornalista carrarino Michele Giannarelli . “Un’opportunità unica di apprendimento e condivisione – dice – con un programma denso e impegnativo. Un’esperienza arricchente che spero la Fondazione Toscana dei giornalisti possa portare sempre più avanti”.