Giuseppe Rinaldi tra gli autori ed inviato di punta del programma televisivo “Chi l’ha visto?” e Cecilia Sala, giornalista de Il foglio specializzata in politica estera e prima inviata podcaster in aree di crisi.
Sono loro i vincitori della XXX edizione del premio giornalistico “Roberto Ghinetti”, un appuntamento che il Comune di San Miniato e la redazione de il Tirreno di Pisa e Pontedera hanno istituito nel lontano 1994, in memoria del giornalista del quotidiano livornese morto nel 1993, a soli 32 anni, per una grave malattia.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella Sala Pierazzi di Palazzo Grifoni, alla presenza del sindaco di San Miniato Simone Giglioli, dell’assessore alla cultura Loredano Arzilli, del vicedirettore del quotidiano il Tirreno Cristriano Marcacci, della vice presidente della Fondazione dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Silvia Volpi, del presidente del Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Gianfranco Borrelli e di Federica Montevecchi, fidanzata di Roberto Ghinetti che ne ha tracciato un commosso ricordo.
Ai presenti è stato inoltre consegnato un libretto riepilogativo delle trenta edizioni, contenente l’albo d’oro con i nomi di tutti i giornalisti e le giornaliste che hanno ricevuto il premio.
“Nonostante le rapide trasformazioni in atto, un certo valore del giornalismo resterà intatto e sarà insostituibile; ciò che potrà modificarsi sono le condizioni – ha dichiarato Cecilia Sala -. Quello che provo a fare io con i racconti che inserisco nelle mie Stories è avvicinare le persone a contesti che non conoscono, magari mentre fanno altro, perché il podcast to consente questo e, in una realtà sempre più accelerata, occorre trovare il modo di raggiungere comunque le persone. E questo è uno di quelli”
Sono orgoglioso di ricevere questo premio, mi rivedo in parte nel modo in cui Roberto viveva la redazione, presente senza che fosse però totalizzante – ha dichiarato Giuseppe Rinaldi -. Nel nostro mestiere servono cuore e cervello, posso dire di averli usati entrambi e questo mi rende felice. Abbiamo bisogno di meno morbosità e di entrare più nel merito delle vicende, approfondendole e affrontandole con rispetto, senza questi elementi, non possiamo fare bene il nostro lavoro”.
“Trenta edizioni rappresentano un traguardo straordinario e ci dicono quanto abbiamo creduto e ancora stiamo credendo, in questo premio – ha dichiarato il sindaco Simone Giglioli -. Quello dell’informazione è un settore ancora troppo condizionato dalla piaga del precariato e dagli esigui compensi, da tempo al centro di discussioni e confronti, senza contare gli impressionanti numeri relativi a giornalisti sotto scorta perché minacciati. Con questo premio il Comune di San Miniato si impegna a mandare un segnale affinché tale professionalità sia tutelata e messa in condizione di operare al meglio – e conclude -. Nell’edizione 2023, abbiamo scelto di premiare chi ha fatto e sta facendo giornalismo d’inchiesta con grande onestà e correttezza, stando in prima linea, preservando quello spirito critico che rende un giornalista il fondamentale intermediario tra ciò che accade e la società in cui ci muoviamo”.