Due convegni per difendere la nostra professione e riaffermare il valore del giornalismo, la pubblicazione di tre nuovi volumi della collana “Quaderni della formazione”, la creazione di un Osservatorio sul linguaggio di genere e la catalogazione e salvaguardia del patrimonio iconografico dei fotoreporter toscani: sono alcune delle iniziative contenute nel Programma di attività 2019 della Fondazione dell’Ordine dei giornalisti della Toscana.
Il piano di lavoro, a firma del presidente Carlo Bartoli, è stato discusso e approvato dal Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana. Nel documento sono confluite le proposte raccolte nel corso degli ultimi mesi dal Comitato direttivo della Fondazione e comunque il Programma potrà essere ulteriormente arricchito dalle proposte che potranno essere avanzate dagli iscritti.
Oltre ad occuparsi di gestire la formazione professionale continua dei giornalisti, organizzando circa duecento eventi formativi, nel 2019 la Fondazione è chiamata ad organizzare numerose altre iniziative, a cominciare da due importanti convegni: il primo, che si terrà a primavera avrà come tema il mondo delle professioni e l’importanza del ruolo degli Ordini in merito a deontologia, formazione e reintroduzione di tariffari; il secondo, che si terrà tra ottobre e novembre, sarà dedicato ai condizionamenti e alle minacce che ostacolano l’esercizio della professione giornalistica.
Prevista anche la pubblicazione di tre nuovi volumi della collana “Quaderni della formazione”, in collaborazione con Pacini editore: oltre a “La lingua, il giudice, la Costituzione”, libro scritto dal professor Claudio Marazzini e attualmente in corso di stampa, è prevista l’uscita di almeno altri 3 volumi, a firma del professor Carlo Sorrentino, del professor Adriano Fabris e di Giovanni Maria Flick, ex ministro della giustizia.
Inoltre verrà organizzato il Premio giornalistico “Cronista per sempre” dedicato alla memoria del collega Umberto Chirici e sarà istituito l’Osservatorio sul linguaggio di genere, per la diffusione di un corretto uso della lingua.
Spazio anche al sostengo al giornalismo digitale, con l’obiettivo di riunire le varie associazioni toscane che in questi anni hanno cercato di diffondere buone pratiche professionali, e soprattutto verrà promossa un’azione di valorizzazione del foto-giornalismo toscano attraverso il censimento, la catalogazione e, eventualmente l’acquisizione, del patrimonio iconografico dei fotoreporter toscani non più in attività che con i loro scatti hanno documentato la cronaca della nostra regione.
Per quanto riguarda la formazione, l’impegno di Ordine e Fondazione punta a qualificare ulteriormente, a diversificare e decentrare ancor più il ricco calendario di eventi formativi e a garantirne ancora la totale gratuità.