Quaderni della Formazione, la collana di libri della Fondazione Odg Toscana

La collana, diretta da Michele Taddei, vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, è pubblicata da Pacini Editore, con il contributo di Fondazione Ente Cassa di risparmio di Firenze.

Il progetto editoriale è nato dopo aver ospitato all’assemblea annuale dell’Ordine, nel 2018, il professor Claudio Marazzini che tenne una lectio magistralis sulla lingua e la Costituzione. Una lezione molto appassionata di cui sarebbe stato un peccato perdere la memoria. Il professore, che peraltro è anche un iscritto Odg, fu inviato a redigere il testo della lezione per una pubblicazione che sarebbe divenuto il primo volume della collana di libri, in formato tascabile, intitolata “Quaderni” proprio per dare quell’idea di strumento agile e allo stesso tempo utile a supporto della formazione continua della categoria professionale.

I volumi che compongono la collana sono spunti di approfondimento. da cui partire magari per sviluppare nuovi interessi. Quella del giornalista è una professione intellettuale in continuo aggiornamento ed è importante che ogni iscritto sviluppi un proprio percorso formativo in base agli interessi e alle specifiche attività che svolge. La collana a cui ha dato vita l’Ordine regionale è tuttavia un unicum nell’ambiente professionale nazionale.

Trattandosi di “Quaderni” non si è data una caratterizzazione solo scientifica alla collana, provando a concentrarsi di volta in volta su tema di attualità. Grazie alle collaborazioni che in questi anni il Consiglio è riuscito a costruire con gli Atenei toscani e con importanti Fondazioni e centri di ricerca, la collana ha pubblicato testi inediti su tematiche di vario argomento, con l’obiettivo di unire saperi scientifici inerenti la professione con il supporto di docenti degli atenei toscani, ma anche con i contributi di giornalisti particolarmente ferrati in ambiti specifici.

Ecco di seguito tutti i volumi pubblicati sino al giugno 2021:

  1. “Il giornalista e la legge, manuale pratico“, libro di Antonio Scuglia e Antonio Valentini. Un vademecum di diritto con le nozioni base per evitare trappole e insidie della vita professionale di un giornalista. Un testo che nasce dall’esperienza professionale di chi lavora da decenni nel mondo dell’informazione, suddiviso in 15 capitoli oltre ad una rubrica finale di consigli
  2. “L’etica del giornalismo” di Adriano Fabris. Un libro sugli effetti che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione producono sui nostri comportamenti quotidiani e sulle professioni.
  3. “L’ultimo tabù” di Carlo Bartoli. Il libro affronta il tema del suicidio trattato sui mezzi di comunicazione, esaminando alcuni casi esemplari: le storie di Robin Williams, Dolores O’Riordan, di una giovane francese che ha rappresentato il proprio suicidio sui social, e il caso Blue Whale.
  4. “Le parole della comunicazione” di Carlo Sorrentino. Un piccolo vademecum per orientarsi nel sempre più denso e articolato sovraccarico informativo che chiunque si trova a dover gestire. Per facilitare la conoscenza delle logiche dei media e gestirle al meglio presentiamo 20 parole chiave, con l’obiettivo d’accrescere le competenze del lettore.
  5. “La lingua, il giudice, la costituzione una vertenza tutta italiana, e un confronto internazionale” di Claudio Marazzini. Un libro che affronta il tema dei diritti della lingua italiana in Italia, e confronta le norme del nostro paese con quelle delle costituzioni di altri stati.
  6. “Le parole di Internet” di Nicola Novelli. Nel libro Novelli, che nel 1997 ha fondato il primo quotidiano on line di Firenze, ripercorre l’evoluzione del Web dai primordi ai giorni nostri focalizzando la sua attenzione sull’utilizzo del linguaggio, quale fondamento stesso della rete.
  7. “Notizie visive: la comunicazione ai tempi della Visual culture” della professoressa dell’Università di Pisa Veronica Neri, sul tema della comunicazione visiva. All’epoca in cui l’immagine ha assunto un ruolo crescente, la notizia assume rilevanza se collegata a un’immagine o a un video. E’ necessario interrogarsi sugli effetti che questo fenomeno produce sull’opinione pubblica per realizzarla e fruirne in modo corretto e consapevole.
  8. “Narrare la fede” di Renato Burigana. Si può narrare l’esperienza della fede nelle religioni? Burigana parte dalla lettura e dal commento dei documenti sulla comunicazione della chiesa cattolica, per passare poi alla verifica sul campo con “testimonianze e confronti.
  9. Il giornalista social media manager” di Deborah Bianchi. Il libro affronta il tema della comunicazione social dal punto di vista del giornalista. Come comportarsi di fronte a un post diffamatorio? Come si fornisce l’informativa privacy nelle riprese in diretta streaming? Come i contenuti ironici possono provocare azioni risarcitorie per lesione all’immagine o alla dignità della persona ritratta? A queste ed altre domande ha risposto nel volume l’avv. Deborah Bianchi, esperta di diritto online, già responsabile dello Sportello dei Diritti Digitali di OdG Toscana e relatore ai corsi di formazione dell’Ordine.
  10. Il giornalista pubblico di Michele Taddei. La comunicazione è parte integrante dell’azione amministrativa. Per garantire “trasparenza totale” verso cittadini e media deve essere realizzata da un professionista: il giornalista pubblico. Chiamato impropriamente “addetto stampa”, solo di recente è stato definito il suo profilo, nonostante l’ufficio stampa sia stato riconosciuto nella Pubblica amministrazione con la legge n. 150 del 2000.Si tratta di una figura ancora poco conosciuta; finora la sua è stata una vita professionale vissuta nell’ombra. Eppure è protagonista del processo comunicativo, svolgendo un ruolo fondamentale nell’elaborazione e scelta dei tempi per la diffusione delle notizie. La sua produzione di contenuti è fonte primaria di informazione per i colleghi delle redazioni. E da qualche tempo anche per i cittadini che attraverso il web e i Social entrano direttamente in relazione con il suo lavoro.
    Questo libro ne ricostruisce la storia, a partire dal lungo percorso che ha portato dalla segretezza dello Stato alle legittime esigenze di trasparenza che assegnano al giornalista pubblico un ruolo centrale nella definizione di quel patto di fiducia che coinvolge amministrazioni pubbliche e cittadini. E che riguarda anche la vita democratica di ciascuno di noi.

Tutti i volumi della collana Quaderni della Fondazione sono disponibili sul sito di Pacini Editore.